Il tribunale di primo grado di Sint Maarten si è schierato con il pubblico ministero per quanto riguarda il proseguimento della detenzione per altri 60 giorni di JG (42), un ex agente di polizia parzialmente olandese, che aveva lavorato dal 2017 nell'ufficio del primo Ministro, ha informato l'accusa di St. Maarten lunedì 23 luglio.
Arrestato il 3 luglio, JG è sospettato, nell'ambito del caso “WHALE”, di corruzione, falsificazione di documenti e violazione della clausola di riservatezza. Altri due sospetti sono stati arrestati e intervistati da investigatori nazionali, mentre verranno effettuati altri arresti e più testimoni saranno ascoltati durante questa indagine in corso. È svolto da investigatori nazionali e supervisionato dalla pubblica accusa. Il sospetto, posto in detenzione restrittiva, non è stato quindi autorizzato a contattare il suo avvocato. Una misura ritenuta necessaria nell'interesse dell'inchiesta. Pochi giorni dopo, il 27 luglio, è stato portato all'ospedale di Philipsburg, su consiglio del suo medico. Poi sabato, all'ospedale Saint-Martin per esami più approfonditi. L'ufficio del procuratore, per motivi di riservatezza, non commenterà il suo stato di salute, si legge in una dichiarazione dell'ufficio del procuratore di St. Maarten datata 28 luglio.
Al momento non sono disponibili altre informazioni. L'accusa conferma che il sospetto aveva ricevuto una visita dai servizi di libertà vigilata e dal suo medico all'inizio di questa settimana. Rimane in custodia cautelare. (Fonte: www.soualigapost.com)
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