TRIBUNALE: Un individuo condannato a 24 mesi di carcere, 12 dei quali sospesi in libertà vigilata per violenza domestica

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Un uomo di 35 anni si è presentato giovedì scorso al tribunale locale di Saint-Martin per atti di violenza contro la sua ex compagna presente nella stanza e ancora segnata dalla scena traumatica vissuta nel cuore della notte.

Già condannato più volte per furto aggravato, violenza, uso di stupefacenti e altri atti criminali, MR nato l'11 dicembre 1988 nella Repubblica Dominicana e residente a Saint-Martin è comparso giovedì scorso non al bar del tribunale di Saint-Martin ma in videoconferenza dal carcere di Baie-Mahault in Guadalupa. L'imputato, infatti, è in carcere dal 19 novembre, il giorno successivo agli atti di violenza commessi a casa della vittima, DRM

Sono le 4 del mattino MR si presenta davanti alla casa della sua ragazza a Hameau du Pont e bussa forte alla porta d'ingresso. Svegliato dal rumore, quest'ultimo inizialmente non vuole aprire la porta ma finisce per cedere alla richiesta di MR ed infine entra in casa per ritirare presumibilmente le chiavi di riserva del suo veicolo. Il tono poi si alza tra le due persone dopo che MR si è impossessato del telefono di DRM per gelosia. Nel processo, schiaffeggia violentemente due volte la sua ragazza. Spaventata e sentendosi in pericolo, DRM lascia la sua casa per recarsi alla gendarmeria. Resta il fatto che il suo aggressore, che evidentemente ha consumato alcol, non la pensa così e gli sbarra la strada. Quindi costringe la vittima a salire sulla sua macchina in modo virulento al punto che DRM rompe due denti dopo aver colpito la parte superiore della porta.

Tornato a casa, il DRM ha chiamato la gendarmeria che è arrivata rapidamente sul posto, intorno alle 5:30. La polizia ha constatato che la vittima presentava lesioni facciali (2 ferite da 3 cm sul labbro superiore, 2 denti rotti e una maglietta strappata, ndr).

 

Posto sotto sorveglianza elettronica...

L'autore del reato viene arrestato e posto in custodia di polizia. Di fronte alla gravità dei fatti è stato immediatamente processato e posto in custodia cautelare. È dal carcere di Baie Mahault che giovedì MR spiega in videoconferenza i fatti di cui è accusato dai tribunali. Entrambi i campi scaricano la responsabilità. MR ammette di aver schiaffeggiato due volte la vittima senza intenzione di farle del male. Da parte sua, DRM afferma di sentirsi ancora in pericolo dalla famosa notte del 18 novembre 2023. Soprattutto da quando MR è già entrato qualche tempo fa dalla finestra di casa sua per rubargli ancora una volta il telefono.

Infine, il pubblico ministero ha chiesto all'imputato 2 anni di reclusione, di cui 12 anni con sospensione della prova con possibilità di modifica della pena sotto forma di sorveglianza elettronica, divieto di contatto con DRM, nonché il risarcimento dei danni.

Dopo aver deliberato, il tribunale ha ampiamente seguito le richieste del Pubblico Ministero e ha condannato MR a 24 anni  mesi di carcere, 12 dei quali sospesi in libertà vigilata. MR potrà tuttavia scontare la pena sotto monitoraggio elettronico. È stato rilasciato sulla parola giovedì scorso. Egli deve però rispettare le condizioni che gli vengono imposte dal giudice delle libertà. Infine, la MR dovrà pagare DRM 2000 euro per danno morale, 1500 euro per lesioni personali e la somma di 1000 euro per le spese procedurali sostenute in sua difesa (articolo 475-1, ndr). _AF

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