A giugno i Saint-Martinoises e Saint-Martinois saranno nuovamente chiamati a votare per le elezioni legislative. Con i Saint-Barth dovranno eleggere chi rappresenterà le due isole nell'Assemblea nazionale. Se al Senato ognuno di loro ha un rappresentante eletto, in Assemblea Nazionale è investito un solo candidato per i due territori.
A livello nazionale, i francesi dovranno decidere se dare o meno la maggioranza a Emmanuel Macron rieletto Presidente della Repubblica votando per i candidati investiti dal suo partito nelle circoscrizioni o per i candidati di altri partiti.
Se nella Francia metropolitana gli elettori votano di più per convinzione politica, a Saint-Martin votano di più per un candidato. Da qui la difficoltà per i partiti di investire i candidati più popolari nei due territori.
Nel 2017, Saint-Martin ha vinto le elezioni presidenziali al primo turno, François Fillon ed Emmanuel Macron al secondo. Alle elezioni legislative i Saint-Martinois avevano votato al primo turno al 54% per Claire Javois e al 46% per Ines Bouchaut-Choisy, la candidata de La République en Marche.
Nel 2012, il candidato François Hollande (Partito Socialista-PS) è uscito in testa a Saint-Martin con il 51,5% dei voti espressi al secondo turno delle elezioni presidenziali, ma Saint-Martinois ha votato al primo turno delle elezioni legislative a 34% per il candidato dell'UMP, Daniel Gibbs. Louis Mussington investito dal PS aveva raccolto il 18,15% dei voti. Al secondo turno, invece, il candidato di sinistra, Guillaume Arnell, ha avuto più voti di Daniel Gibbs a Saint-Martin (53,3 contro 46,7%). _Soualiga Post.com
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