Festa nazionale contro le molestie scolastiche

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Ieri, in occasione della Giornata Nazionale per la lotta alle molestie, le scuole dell'isola hanno organizzato vari eventi di sensibilizzazione per gli studenti. Abbiamo potuto partecipare a un seminario organizzato presso il Lycée Professionnel destinato agli studenti del secondo e ultimo anno.

Secondo i sondaggi condotti dal ministero, il 94% degli studenti si sente bene nel proprio college. Tuttavia, i fenomeni di bullismo, i cui effetti sono spesso moltiplicati dai social network, deteriorano il clima scolastico in alcune delle nostre strutture. Questo è il motivo per cui il ministero sta conducendo una lotta risoluta contro tutte le forme di molestia. Fonte: http://www.education.gouv.fr/cid135803/journee-nationale-de-lutte-contre-toutes-les-formes-de-harcelement.html

· XNUMX€ Un approccio diverso

Il seminario inizia con un invito a tutti a riflettere su se stessi e sui propri sentimenti: come mi sento oggi? Di cosa ho bisogno per migliorare? Quali sono le mie qualità e i miei difetti? Alcune domande che sembrano banali ma che sono essenziali per aprire il dialogo con questo pubblico giovane. Per affrontare un argomento così delicato e liberare la parola, il team di insegnanti ha scelto un approccio gentile e benevolo sul tema dell'autostima guidato da Leevie B. Thôle, socio-estetista in Guadalupa. "Ho incontrato Leevie durante la Settimana blu, mi è piaciuto molto il suo contatto con gli anziani e ho pensato che un approccio orientato al sentimento e al corpo sarebbe stato l'ideale per gli studenti" ci informa Maryse Lafleur, assistente sociale e referente di “molestie”.

· XNUMX€ Le conseguenze delle molestie nelle scuole

Sono stati proiettati due cortometraggi sull'argomento, una porta aperta alla discussione sulle conseguenze devastanti di tale violenza. Dopo un promemoria sulla definizione di molestie e su tutte le forme che può assumere, agli studenti è stato chiesto di mettere in discussione la responsabilità di tutti in questa situazione. “Nella molestia c'è la vittima, l'aggressore ma anche tutti i suoi complici. Ad esempio, se ricevi immagini compromettenti di uno studente e ti piace o condividi, sei colpevole di complicità perché implica che sei d'accordo, che sei d'accordo con queste azioni. Spiega Eugène Venthou-Dumaine, membro dell'EMAS (Academic Mobile Security Team).

Va notato, con tristezza, che questi fatti sono lungi dall'essere isolati: diversi studenti hanno testimoniato la situazione vissuta da altri compagni di classe vedendo le loro foto nude divulgate e trasmesse in particolare sul social media.

· XNUMX€ Molestie: come uscirne?

I professionisti sono unanimi: dobbiamo parlarne! Un amico, un parente, un adulto di fiducia con cui esprimere la propria sofferenza e per i testimoni, si tratta di denunciare atti di violenza (fisica, verbale, psicologica, ecc.). Inoltre, è anche importante costruire una solida autostima al fine di sviluppare risorse interne per difendersi. Alla fine del seminario, Bach Flowers e alcune nozioni di auto-massaggio sono state introdotte agli adolescenti per aiutarli a gestire meglio le proprie emozioni.

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