Covid-19 e confinamento: oltre 400 naufraghi aerei sostenuti dalla Prefettura

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Per combattere la diffusione del virus Covid-19 e salvare vite umane, dal 17 marzo 2020 sono state messe in atto misure restrittive di contenimento e limitazione dei viaggi. Hanno comportato la cancellazione di voli commerciali e l'annuncio della chiusura di Aeroporto Princess Juliana di Sint-Maarten. I turisti che visitano Saint-Martin e Saint-Barthélemy si ritrovarono così senza una soluzione per tornare alla metropoli.

Elenca le persone in attesa di un volo di ritorno per la metropoli

Non appena sono state annunciate le limitazioni ai voli commerciali, il 18 marzo, la Prefettura ha assunto le compagnie aeree per coordinare al meglio il rientro nelle metropoli dei turisti presenti nei nostri territori. I servizi della Prefettura hanno in particolare creato strumenti per identificare i bisogni delle persone in difficoltà. Il 20 marzo, un indirizzo di posta elettronica dedicato ha consentito agli utenti di riferire ai servizi statali. Questo punto di contatto è stato semplificato dal 22 marzo creando un modulo online.

Più di 400 persone, da sole o in famiglia, sono state accompagnate

Ogni richiesta era soggetta a monitoraggio personalizzato da parte di un team di agenti nella Prefettura. I viaggiatori sono stati così informati sull'acqua delle possibilità e delle condizioni di partenza tramite l'aeroporto di Sint-Maarten o tramite l'aeroporto di Saint-Martin. In questa fase di emergenza, oltre 400 richieste sono state elaborate per Saint-Martin e Saint-Barthélemy.

La continuità territoriale è garantita dagli aeroporti di Saint-Martin e Saint-Barthélemy

La continuità territoriale con Guadalupa e Martinica è assicurata dai voli in partenza dall'aeroporto Grand Case di Saint-Martin e Saint-Jean a Saint-Barthélemy.

I voli per la metropoli sono stabiliti da Ponte-à-Pitre.

Ogni viaggiatore è responsabile dell'organizzazione del suo viaggio e della prenotazione dei suoi biglietti aerei.

Ricordiamo, durante questo periodo di reclusione, le uniche persone autorizzate a viaggiare sono quelle che possono giustificare un motivo imperativo di viaggio: - personale o familiare - emergenza sanitaria - professionista non rinviabile.

Gli aeroporti effettuano controlli sulla validità dei documenti giustificativi che consentono il viaggio e viene imposta una quindicina di giorni ai passeggeri che arrivano a destinazione.

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