Venerdì 2 giugno, due residenti di Saint-Barthélemy si sono presentati per l'immediata comparizione davanti al tribunale di Saint-Martin. Sono stati accusati di essere responsabili di diversi furti con scasso per un danno complessivo di oltre 180 euro.
Nonostante i fatti fossero temporalmente distinti, la meticolosità delle indagini giudiziarie nonché i rilievi sul posto della polizia tecnico-scientifica hanno consentito molto rapidamente agli inquirenti di metterli sulle tracce dei due malviventi. Le perquisizioni effettuate presso le abitazioni degli imputati, nonché le udienze durante il fermo di polizia, hanno permesso di ritrovare gran parte dei gioielli rubati e di finire per incriminare gli autori di tali misfatti.
Questa indagine durata 9 mesi è anche l'occasione per la gendarmeria per ricordare che anche a Saint-Barthélemy devono essere applicate le regole fondamentali in termini di prevenzione del crimine. Pertanto, le casseforti devono essere sigillate nel cemento e bloccate in modo permanente. Gli oggetti di valore dovrebbero essere conservati lì se non trasportati. In assenza dei proprietari si consiglia di bloccare gli accessi all'alloggio.
Si consiglia vivamente di investire in sistemi di allarme e videosorveglianza, a condizione che siano implementati e mantenuti.
Infine, la gendarmeria ricorda che qualsiasi informazione che contribuisca al mantenimento della quiete pubblica può essere portata alla sua attenzione tramite l'indirizzo di posta elettronica: bta.st-barthelemy@gendarmerie.interieur.gouv.fr o sul sito magendarmerie.fr.
Si precisa che i due soggetti hanno chiesto l'archiviazione della causa per preparare la propria difesa. Ad oggi, uno degli imputati è in custodia cautelare, l'altro sotto controllo giudiziario. _AF
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