Il secondo ciclo di consultazione della popolazione nell'ambito della revisione del PPRN è proseguito martedì a Marigot e si è concluso ieri sera a Sandy Ground
Nell'ambito del secondo ciclo di consultazione con la popolazione per la revisione del Piano di prevenzione dei rischi naturali (PPRN) avviato il 29 giugno a Grand Case, i servizi dello Stato hanno esposto martedì 6 luglio agli abitanti della zona di Marigot nella sala polivalente del collegio Mont des Accords, condizioni di ricostruzione e costruzione secondo le aree a rischio.
"Questa volta di scambi con la popolazione, ha ricordato il prefetto Serge Gouteyron, è un lavoro preparatorio per l'inchiesta pubblica che dovrebbe svolgersi a settembre". L'obiettivo di questa seconda fase è quindi la redazione di un documento che sarà poi sottoposto a una commissione d'inchiesta in ciascuna delle circoscrizioni del territorio. "E' un documento che potrebbe essere emendato alla luce dei commenti degli abitanti e solo dopo che sarà redatto un decreto firmerò, spero, all'inizio di ottobre" ha aggiunto.
In base al rischio di sommersione marina e all'importanza dello shock meccanico delle onde sono state definite quattro zone: zone a rischio basso, medio, alto e molto alto. La zonizzazione è stata affinata grazie a un nuovo strumento, Litto3D: un database altimetrico terra-mare unico e continuo che fornisce una rappresentazione tridimensionale della forma e della posizione del suolo ai margini del territorio francese.
Il progetto normativo nasce affrontando le sfide del territorio alla pericolosità ciclonica e in partnership con il COM. "La ricostruzione è autorizzata in tutte le aree, a condizione che la vulnerabilità sia ridotta, e le nuove costruzioni sono possibili anche in tutte le aree ma con condizioni (nessun posto dove dormire nella zona rosso scuro per esempio, ndr)" ha riassunto il prefetto. Il DEAL riceve su appuntamento tutti i soggetti che ne fanno richiesta.
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