Martedì scorso, 21 agosto, il Venezuela ha subito due forti shock. Il primo riguarda il programma di recupero del governo di Nicolas Maduro e il secondo è più naturale ma altrettanto difficile da prendere, un terremoto di magnitudo 7.3.
Martedì scorso, un terremoto di magnitudo 6.3, secondo l'istituto locale di sismologia e 7.3 secondo l'istituto americano di geofisica, ha colpito il Venezuela. Registrato nello stato di Sucre, l'epicentro si trova a 400 KM da Caracas dove gli edifici tremavano nonostante la distanza. Lo shock è stato persino avvertito dalla Guyana. Secondo le informazioni locali, non ci sono vittime o danni da deplorare. Il terremoto si è verificato alla fine di una giornata intensa quando il presidente Maduro ha annunciato quella mattina una fenomenale svalutazione della valuta, il "sovrano" Bolivar. Per compensare questa svalutazione record del 96%, il governo prevede di aumentare i salari di circa il 3400%. Secondo gli analisti, il programma del governo venezuelano è "surreale" e l'inflazione prevista è di circa il 1000%. Queste misure, decise dal presidente Maduro, costituiscono un tentativo di rispondere alle sanzioni finanziarie adottate da Washington. Speriamo solo che la popolazione riesca a districarsi da questo giorno catastrofico. _NB
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