Il sito maladiecoronavirus.fr, referenziato dal Ministero della Salute, consente a tutti coloro che si ritengono infettati dal coronavirus di effettuare un “test” anonimo e gratuito composto da 24 domande sui suoi sintomi (febbre, tosse, disturbi respiratori, dolori muscolari …) Ma anche sulla sua storia medica o sulla sua età.
Il Ministero della Solidarietà e della Salute ha validato un algoritmo co-sviluppato dall'Institut Pasteur e dall'APHP per guidare, tramite strumenti digitali, le persone che ritengono di essere state esposte al Coronavirus (Covid-19).
Limita le preoccupazioni e sblocca Samu
Lo scopo di questo test è di limitare le preoccupazioni di troppi francesi che si chiedono se avrebbero potuto contrarre il Covid-19. E in effetti, per ridurre la moltiplicazione delle chiamate al Samu.
Non una diagnosi, una valutazione
Per fare questo test anonimo e gratuito, tutto ciò che devi fare è accedere al sito sickiecoronavirus.fr e rispondere alle ventiquattro domande sui loro sintomi (febbre, tosse, disturbi respiratori, ecc.), La loro storia medica, la loro età e il loro BMI. Grazie ad un algoritmo sviluppato e aggiornato con le più recenti conoscenze scientifiche disponibili, in collaborazione con medici specialisti e l'Institut Pasteur, il sito può quindi dirti se la tua situazione richiede un consulto con il tuo medico curante o un intervento della SAMU.
Già due milioni di connessioni
Il caricamento è stato effettuato nella più totale discrezione mercoledì 18 marzo per un "esperimento flash". In tre giorni, la piattaforma ha registrato più di 600 connessioni in tre giorni. Questo sabato 000 marzo all'inizio del pomeriggio, la cifra era balzata a 21 milioni di connessioni, poi 1,4 milioni alle 2:18, annunciata ad AFP, Dottor Fabrice Denis, membro della nuovissima Digital Alliance contro Covid-19.
Il 12% delle persone si riferiva a Samu
Ma attenzione, “questa non è una diagnosi, è una valutazione dello stato di salute per sapere dove dobbiamo essere diretti”. Solo la metà degli utenti ha completato le ventiquattro domande. Tra questi, il 12% si è orientato verso il Samu, “dato che conferma l'utilità del sito nell'orientamento responsabile dei pazienti e la necessità di continuare la sua diffusione al grande pubblico”.
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