Verso la creazione di un canile e rifugio per animali randagi

0

Il presidente Daniel Gibbs ha ricevuto, giovedì 23 settembre, due rappresentanti del collettivo che si è formato spontaneamente dopo l'avvelenamento di animali domestici nel nord dell'isola (Anse Marcel, Cul-de-Sac e Grand-Case). Quest'ultimo ha condannato con la massima fermezza questo atto di crudeltà e ha mostrato il suo sostegno a coloro che hanno perso un animale in queste circostanze.

La sempre crescente presenza di animali randagi sul territorio della Collettività non può in alcun modo giustificare le sofferenze inflitte a questi animali, qui l'avvelenamento di 50 cani e gatti, per lo più appartenenti a famiglie. 

Consapevole dell'urgenza di creare una struttura per la cura degli animali randagi, la Collectivité di Saint-Martin è parte di un processo di installazione di un canile territoriale associato all'apertura di un rifugio. 

Finora, in considerazione dei suoi obblighi, la Collettività ha lavorato con la sterlina della Guadalupa. La struttura ha effettuato interventi saltuari a Saint-Martin (3 volte l'anno). Essendo aumentata notevolmente la presenza di animali randagi da Irma, è ora necessario strutturare e perpetuare questo servizio a livello locale. Per quanto riguarda il rifugio, la Collettività ha messo a disposizione di un'associazione locale un terreno dieci anni fa per l'apertura di un rifugio per animali. Questo rifugio ha funzionato fino al 2017, poi è stato distrutto dall'uragano Irma. Questa terra della Collettività situata a Mont Vernon è diventata inutilizzabile per questo tipo di attività (allagabile). 

La comunità si appresta ad avviare un nuovo mercato pubblico che riunisca il canile e il rifugio sullo stesso sito, nel quadro della stretta collaborazione tra queste due entità. Prima di pubblicare questo bando, la Comunità deve assicurarsi un suolo pubblico da riservare esclusivamente a questa duplice attività. I vincoli amministrativi hanno ritardato la scadenza, anche la scarsità di suolo pubblico disponibile è un fattore di ritardo. 

Come ha ricordato il Presidente ai rappresentanti del collettivo, l'istituzione desidera mettere a disposizione terreni a lungo termine. Questo terreno deve quindi essere collocato lontano dalle abitazioni, in una zona sicura e libera da progetti di sviluppo. Un terreno è stato individuato nel settore Grand-Case l'Esperance ma per una corretta allocazione del terreno deve essere libero da qualsiasi occupazione e legalmente sfruttabile. 

Il Presidente prende molto sul serio la creazione di questa sterlina-rifugio e fa tutto ciò che è in suo potere per garantire che la Collettività possa lanciare questo bando di gara. Ringrazia i volontari e le associazioni, che, in attesa che questo progetto si concretizzi, lavorano quotidianamente per il benessere degli animali randagi. 

Le discussioni con i due rappresentanti del collettivo sono state costruttive; hanno permesso di identificare le aspettative immediate dei proprietari e degli allevatori di cani e di spiegare le difficoltà da entrambe le parti. La creazione di un canile e di un rifugio resta una priorità comune su cui la comunità si impegna a fare la sua parte. 

 8,860 visualizzazioni totali

Articolo sponsorizzato da:


A proposito dell'autore

Non ci sono commenti

%d ai blogger piace questa pagina: