Stagione dei cicloni: servizi strutturati per rispondere alla prossima crisi

2

Meno di due mesi prima della prossima stagione degli uragani, Anne Laubies, prefetta delegata al rappresentante dello Stato nelle comunità di Saint-Martin e Saint-Barthélemy, e Daniel Gibbes, presidente della Collettività di Saint-Martin, si sono riuniti la stampa, per fare il punto dei preparativi per la stagione, un problema importante per la Prefettura e la Collettività.

Dalla fine della crisi dopo l'uragano IRMA, i servizi statali e comunitari hanno attuato un lavoro congiunto per preparare la prossima stagione sotto l'egida del prefetto e del presidente, migliorare il sistema esistente e integrare le conseguenze dell'IRMA. Sono stati organizzati numerosi incontri sull'argomento coinvolgendo attori privati ​​e pubblici. È stato istituito un comitato direttivo che si è già riunito due volte. I servizi sono stati strutturati per rispondere a una crisi imminente, in particolare avvicinando il loro centro decisionale operativo.

La comunicazione intorno a questa preparazione sarà messa in sequenza fino all'inizio della stagione con 3 temi principali sparsi nei prossimi 2 mesi:

- attenzione alle popolazioni

- preparazione individuale e collettiva (inizio maggio): Pulizia dello spazio abitativo, eliminazione di rifiuti e di potenziali pericoli o proiettili, preparazione di kit di emergenza, approvvigionamento di acqua e cibo, scelta di un luogo sicuro di riparo, ecc. La pulizia del quartiere verrà effettuata in particolare durante l'operazione "isola pulita" della Comunità il prossimo maggio.

- le procedure da seguire, le istruzioni di evacuazione e i rifugi (fine maggio), per cui è in corso una diagnosi precisa. Obiettivo per il 2018: triplicare la capacità di accoglienza e rendere i rifugi più autonomi e più operativi. Allo stesso modo, le procedure di intervento dei partner e dei servizi di emergenza (telecomunicazioni, acqua, elettricità, sanità, sicurezza, donazioni, distribuzione, accoglienza delle vittime di catastrofi, evacuazioni mediche, ecc.) Verranno comunicate a monte della stagione degli uragani.

 

Rafforzamento della pubblica allerta

Avvisare le popolazioni è un punto cruciale nella gestione di una crisi, sia nel contesto del rischio ciclonico che di altri rischi naturali.

 

L'allerta è fatta da diversi canali:

- Sui social network: tramite le pagine Facebook della Prefettura o della Comunità, tramite l'account Twitter appena creato dalla Prefettura. La Comunità ha inoltre sviluppato un'applicazione mobile sulla quale saranno divulgate al pubblico molte informazioni.

 

- Dai media locali inviando comunicati stampa. I media rappresentano una trasmissione di informazioni essenziali per la popolazione nel contesto di allarmi dall'alto verso il basso.

 

- Tramite avviso SMS proveniente dalla Prefettura verso le comunità, tutte le istituzioni e gli attori del territorio, ma anche proveniente dalla Collettività, nel suo ruolo di staffetta di allerta, verso le persone che vorrebbero abbonarsi ad esso. Quest'ultimo dispositivo è in fase di implementazione.

 

- Sirene di avvertimento: gli studi di implementazione tecnica saranno lanciati dalla Collettività in connessione con il meccanismo SAIP della DGSCGC. La scadenza per la messa in servizio è comunque da 2 a 3 anni.

 

- Allerta fisica: il territorio era diviso in settori, con i responsabili di allertarli in queste aree tramite pattuglie di veicoli e l'uso di megafoni: Gendarme, Polizia di frontiera, Polizia territoriale.

 

L'implementazione di questi sistemi di allerta è stata testata durante l'esercizio CaribWave del 15 marzo. Un centro operativo di difesa era stato aperto e tutti gli attori si erano mobilitati.

Delimitazione delle aree a rischio

Al fine di rendere più affidabile l'attivazione dell'avviso, è stato svolto un lavoro significativo sulla suddivisione in zone dei vari rischi.

La mappatura delle zone a rischio ciclonico è stata rivista in relazione agli ultimi eventi, rendendo così possibile specificare le zone da evacuare.

È stata inoltre effettuata una mappatura sul rischio di tsunami in collaborazione con l'Università di Montpellier nell'ambito del progetto "Exploit" per determinare le aree di rifugio che si materializzeranno con il segno.

 

Identificazione di punti vitali per il territorio

Al fine di rendere i sistemi di comunicazione più resistenti e in particolare per consentire il loro rapido rifornimento elettrico, la Prefettura e la Comunità stanno lavorando a una mappatura dei punti sensibili del territorio, in particolare i siti delle antenne e degli scambi telefonici.

In questo ordine di idee, la cartografia identificherà tutti i punti sensibili del territorio (energia, commercio, banche, farmacia ...) e questo con un obiettivo di organizzazione e proiezione dei mezzi di sicurezza civile e pubblica sicurezza.

 

Oltre al lavoro svolto dalle autorità locali, il prefetto e il presidente invitano già la popolazione a prepararsi e ad anticipare il più possibile il passaggio di un possibile fenomeno. Tutti devono sentirsi preoccupati da queste istruzioni ed essere responsabili della propria sicurezza.

 8,225 visualizzazioni totali

A proposito dell'autore

2 commenti

  1. Giacomo 14 aprile 2018 alle 03:23 Rispondi

    ci rassicuriamo creando un Comitato, uno in più, se non niente di nuovo sotto il sole: Saccheggiatori ai vostri posti - starete tranquillo per ricominciare ……. cittadini ci prendiamo cura di voi male

Pubblica un nuovo commento

%d ai blogger piace questa pagina: