Rilanciato il progetto “One Shark SXM”, il Groupement di interesse pubblico (GIP) ha diversi obiettivi, tra cui il miglioramento della conoscenza scientifica delle diverse specie di squali e una componente educativa per la popolazione locale e i turisti, per non parlare dei professionisti del mare.
"Contrariamente alla strategia "classica" attuata in Reunion e Nuova Caledonia, il progetto One Shark SXM consiste nel favorire la pesca non letale, a seguito del morso fatale del dicembre 2020, e sviluppare oggi la strategia basata su PROGENIR (Individual Genetic Profiling of Sharks ) per trovare “l'individuo problematico”, rarissimo, autore di due attacchi, uno dei quali mortale a Orient Bay”, sottolinea Hadrien Bidenbach, project manager “One Shark Caribbean Sea”.
In quanto tale, Saint-Martin funge da pioniere nel testare questo approccio potenzialmente più efficace ed eco-responsabile in grado di evitare una crisi degli squali economicamente catastrofica per le economie insulari direttamente dipendenti dal turismo balneare.
Per quanto riguarda la prevenzione dei rischi, sono allo studio manifesti realizzati in collaborazione con l'Ufficio del turismo di Saint-Martin che dovrebbero essere installati vicino alle spiagge nelle prossime settimane, per motivi di educazione, senza spaventare la popolazione locale e i turisti. _AF
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