Politica di acquisto: un codice etico per combattere i favoritismi

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Dopo l'istituzione di un referente etico all'inizio dell'anno, la Collettività stabilisce un codice etico e una politica degli acquisti. Il suo obiettivo: "rafforzare la fiducia e dare un'immagine di qualità della comunità e del servizio pubblico evidenziandone il rigore e la professionalità".

Questo documento formalizzerà un "insieme di regole e doveri che promuovono gli acquisti pubblici, i comportamenti di chi li esegue, il rapporto tra questi ei fornitori". Le regole che devono essere applicate dagli eletti ma anche dagli agenti amministrativi, che devono assumersi anche le loro responsabilità, sottolinea il presidente della COM. Nonostante "una regolamentazione solida basata sui principi fondamentali di libertà di accesso, uguaglianza e trattamento dei candidati, sono comparse aree di rischio a seguito della semplificazione di alcune procedure generando talvolta dubbi e insicurezze che dovrebbero essere affrontate. "contenerlo in modo coerente", ammette il presidente. E così per giustificare la stesura di questo nuovo documento, suggerito e approvato all'unanimità dai rappresentanti eletti del Consiglio di Territorio riuniti in seduta plenaria il 17 dicembre.

Questa carta dovrebbe fornire un quadro per le "pratiche di tutti" e consentire "pratiche di acquisto eque ed eque, scelte trasparenti e lotta contro favoritismi e altri abusi".

Questa decisione arriva quando il presidente, due vicepresidenti, un consigliere territoriale, agenti e società sono coinvolti direttamente o indirettamente in cause legali legate all'aggiudicazione di appalti pubblici (prima e dopo Irma) nel non rispetto di regole. (Soualigapost.com)

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