GIUSTIZIA: Nuovi rinvii di casi di violazione delle norme urbanistiche

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Una dozzina di anni dopo la costruzione della sua casa, RB ha eretto il suo muro perimetrale in blocchi di cemento per una lunghezza di 42 metri. Tre anni dopo, nell'ottobre 2018, il cantiere è ancora in corso ed è soggetto al controllo dell'Ufficio Urbanistico. Secondo gli ufficiali, il muro non è conforme: è pieno fino a 1,80 m di altezza e ha un'apertura diretta sulla strada pubblica. Tuttavia, secondo le norme urbanistiche, un muro può essere pieno solo su un terzo e deve quindi essere forato (rete-maglia) sugli altri due terzi. Non può nemmeno avere un'apertura sulla pubblica via.

I responsabili urbanistici rilevano inoltre che non è stata depositata alcuna dichiarazione preventiva (PD). Vengono quindi rilevate due infrazioni: esecuzione irregolare di lavori previa dichiarazione e mancato rispetto del piano regolatore. RB è stato citato in giudizio. Il caso doveva essere riesaminato lo scorso gennaio, ma a causa dello sciopero degli avvocati è stato rinviato al 3 settembre.

Al bar, RB spiega che il suo permesso di costruzione ottenuto nel 2002 menziona "una recinzione in legno e pietra". Questo è il motivo per cui non pensava di dover presentare un PD in collettività. Si specifica inoltre che l'autorizzazione concessa è antecedente alle nuove regole urbanistiche definite dalla COM.

Afferma inoltre di aver regolarizzato la situazione da allora, ma la COM, rappresentata in udienza da una persona del servizio giuridico, non ha in suo possesso alcun documento attestante la conformità dei lavori. Le foto sono archiviate da RB ma non sono datate.

Di fronte all'impossibilità di dire chi ha ragione, il tribunale ha chiesto di rinviare la causa, momento in cui vengono effettuati precisi accertamenti sul campo dagli agenti dell'urbanistica. Il caso verrà riesaminato il 14 gennaio. Il sostituto procuratore ha però precisato che il giudice deve giudicare un fatto rilevato in un momento T, che la regolarizzazione della situazione non cancella il reato commesso.

Il 3 settembre sono stati avviati altri procedimenti urbanistici deferiti a seguito dello sciopero degli avvocati, ma sono stati nuovamente rinviati al marzo 2021 a causa di malessere del Consiglio.

(Soualigapost.com)

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