AMBIENTE: La rimozione dei relitti è in pieno svolgimento

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Nell'arco di 140 giorni, non meno di 140 relitti sono stati rimossi dai Koole Contractors dai siti di Orient Bay, Baie de Cul-de-Sac, La Lagune e Oyster Pond.

Da fine maggio 2022, oltre 1000 tonnellate di rifiuti non metallici e più di 600 tonnellate di metallo sono state rimosse dal pubblico dominio marittimo, specifica Christophe Lieb, Direttore della Prevenzione e Gestione dei Rischi adulti...

Nonostante l'iniziale appalto pubblico sia ormai concluso, resta il fatto che nelle acque della sponda francese sono ancora presenti decine di relitti e pericolosi detriti. Inoltre, il Consiglio Esecutivo si è riunito il 6 ottobre e ha convalidato un elenco aggiuntivo da rimuovere, distruggere ed elaborare. Si tratta di 55 relitti nella laguna di Simpson Bay ancora sul lato francese, 17 grandi frammenti di detriti a Oyster Pond e centinaia di altri detriti dentro e intorno alla Marina Royale. La loro rimozione è stata oggetto di una modifica al contratto Koole Contractors, che ha subito avviato le operazioni di rimozione.

Venerdì scorso, la Collettività ha annunciato che "l'area di Oyster Pond è stata dichiarata libera da qualsiasi relitto o detriti pericolosi".

Diversamente, dall'inizio della settimana, all'ingresso della Marina Port la Royale di Marigot è stata installata la chiatta della società Koole Contractors, titolare del contratto per la rimozione delle imbarcazioni fuori servizio (BHU). Il fornitore di servizi Koole pulirà la laguna di fronte al porto turistico. L'obiettivo è di poter beneficiare di un sito accessibile in tutta sicurezza agli utenti del mare, il tempo di intervento è stato stimato in 6 giorni.

La laguna sarà l'ultima area trattata ", afferma la Collettività, che prevede di terminare le operazioni il prossimo 18 novembre.

In totale più di 250 relitti e grandi detriti saranno stati rimossi dalle acque francesi di Saint-Martin. Il presidente Louis Mussington revocherà quindi il decreto del 13 febbraio 2018 che vieta le attività nautiche nella laguna di Simpson Bay.

“Tuttavia, un inventario post-lavoro sarà effettuato con vari mezzi tecnici al fine di avere una base giuridica che consenta di sanzionare tutti i proprietari o occupanti di navi senza scrupoli nelle acque di Saint-Martin. Si ricorda che il demanio marittimo non è una zona di rifugio in caso di fenomeno ciclonico, in particolare la laguna e che tutte le navi devono essere assicurate contro questo tipo di rischio”, precisa la Collettività. _AF 

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Informazioni fax: https://www.faxinfo.fr/

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