EDUCAZIONE: Scuole, università e licei all'unisono per sconfiggere il bullismo!

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Giovedì scorso, 9 novembre, nell'ambito della giornata nazionale contro il bullismo a scuola, tutte le scuole di Saint-Barthélemy e Saint-Martin si sono mobilitate per mostrare la loro volontà di lottare contro questa piaga.

Questa giornata è stata l'occasione per evidenziare la produzione di materiale informativo indirizzato alla comunità educativa e per proporre laboratori di discussione e dibattiti convegni.

"Siamo convinti che è insieme, studenti, personale, genitori e partner associativi e istituzionali, che miglioreremo le condizioni scolastiche dei nostri studenti per ottenere un maggiore successo", sottolinea Harry Christophe, vicerettore, responsabile del Dipartimento nazionale servizio educativo di Saint-Barthélemy e Saint Martin, prima di aggiungere “vorremmo incoraggiare l'intera comunità educativa a continuare il dinamismo su questo tema ad alta posta”.

A Saint-Martin come altrove, le molestie sono una forma di violenza che può avere conseguenze gravi e molteplici sulle vittime. Prevenire e contrastare il bullismo a scuola è una priorità nella lotta a questa vera piaga.

Qual è la legge?

Diritti di immagine

La fraternità presuppone una qualità dei rapporti interpersonali garantita dalle leggi della Repubblica. Tutti hanno diritto al rispetto della propria immagine. Nel rispetto della vita privata, ogni individuo ha un diritto esclusivo alla propria immagine e all'uso che ne viene fatto. Se la distribuzione di un'immagine viola la privacy, è possibile presentare un reclamo contro l'autore di tale distribuzione.

Reato di molestie

Le leggi della Repubblica vietano esplicitamente le molestie. La legge del 2 marzo 2022 volta a contrastare il bullismo scolastico prevede l'istituzione di un nuovo reato di bullismo scolastico.  Sono previste sanzioni specifiche tenendo conto del numero degli ITT: reclusione fino a dieci anni in caso di suicidio o tentato suicidio della vittima, più multa fino a 150 euro. Inoltre, la legge prevede che “gli istituti scolastici e di formazione superiore pubblici e privati ​​nonché la rete delle opere universitarie adottino misure adeguate volte a contrastare le molestie in ambito scolastico e universitario”.

Revenge porno o vendetta pornografica

La legge punisce anche il sexting non consensuale, in particolare il vendetta porno, cioè la vendetta pornografica, attraverso la diffusione di fotografie intime. Dalla legge del 7 ottobre 2016, i documenti o le registrazioni di carattere sessuale ottenuti con il consenso dell'interessato richiedono il loro previo consenso prima della loro distribuzione. In mancanza di ciò, la legge qualifica la pratica come reato. Le pene previste sono due anni di reclusione e 60 euro di multa. _AF

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Fonte :

Informazioni fax: https://www.faxinfo.fr/

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