CAUSA ANIMALI / Canile e ricovero per animali: non prima di ottobre 2024

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Giovedì scorso il Consiglio Territoriale ha adottato all'unanimità il principio dell'utilizzo di una delega di servizio pubblico mediante locazione per la gestione e il funzionamento di un servizio pubblico di canile e ricovero per animali. Nei cassetti dopo la distruzione del vecchio rifugio durante l'uragano Irma, il dossier fatica ad andare avanti nonostante l'urgenza della situazione.

La Comunità di Saint-Martin, competente nella lotta contro il randagismo degli animali, ha deciso di dotare il territorio di attrezzature durature tra cui un recinto con una capacità di 20 cani e 20 gatti, un rifugio della stessa capacità e uno spazio esterno piantato vicino al zona rifugio. Il sito scelto per ospitare la struttura è nei pressi dello stagno di Chevrise, sul sito dell'ex ricovero per animali distrutto nel 2017, un terreno di proprietà della Comunità. Il progetto, il cui budget totale è stimato in 1.500.000 euro, un milione di euro per gli impianti e 500.000 euro per lo sviluppo circostante, mira a realizzare edifici nuovi, efficienti ed esemplari a livello ambientale e di funzionamento ottimale con accessi separati per la sterlina e il rifugio. Quest'ultimo non rientrando nella giurisdizione obbligatoria della Collettività di Saint-Martin e tenendo conto dell'assenza di iniziativa privata sul territorio e della forte domanda del tessuto associativo, gli eletti hanno deciso di investire in un rifugio che deve essere gestito solo da un'associazione per la protezione degli animali. Il contratto di gestione del progetto per la costruzione di questo edificio  situato ad almeno cento metri da tutte le abitazioni secondo la normativa è stato notificato il 7 giugno 2023 a un gruppo misto di società: A2 Studio Architecture, ALEP Architecture, Gruppo ANTEA, Caribbean Paysages, ICE Sarl e Domaine Canin. Gli studi inizieranno nei prossimi giorni. Il 14 settembre 2022, Bernadette Davis, 2° vicepresidente della COM, ha organizzato una conferenza stampa sul posto per presentare il progetto, la cui data di consegna è stimata nel primo trimestre del 2024. Dovremo ora attendere fino all'ottobre 2024 mentre il numero di animali randagi, principalmente cani, nell’area territoriale di 53 km2 è stimato in circa 5.000. Per il momento, il grosso problema dei cani randagi è stato delegato ad un prestatore di servizi privato che interviene ogni trimestre sul territorio in un'area adibita a canile, nei pressi dell'aeroporto di Grand-Case. _Vx

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