Maritime / Wreck, barca abbandonata: cosa dice la legge

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Per anni, le barche, alcune in condizioni molto deteriorate, sono state abbandonate nelle acque territoriali. Sono comunemente chiamati relitti. Ma sono agli occhi della legge? Quando una barca viene considerata abbandonata? Elementi di risposta.

· XNUMX€ Che cos'è un relitto marittimo?

La prima definizione è data da un decreto del dicembre 1961 che fissa il regime per i relitti marittimi. Il decreto è stato abrogato ma la definizione rimane la stessa: qualsiasi imbarcazione in stato di non galleggiabilità, abbandonata dal suo equipaggio che non ne garantisce più la manutenzione, eventuali rifiuti affondati, ecc. È considerata relitto.

Se una nave è bloccata o semi-sommersa ma può essere rilasciata e galleggiare di nuovo, non viene considerata un relitto. Se non può più galleggiare, è sommergibile, quindi è un relitto.

· XNUMX€ Cos'è una nave abbandonata?

La nozione di abbandono è definita dal codice di trasporto. L'articolo L5141-2 stabilisce quindi: "L'abbandono da parte del proprietario, dell'armatore o dell'operatore è dovuto all'assenza di equipaggio a bordo o all'assenza di misure di guardia e di manovra".

In altre parole, qualsiasi barca lasciata incustodita, sempre nello stesso posto e senza manutenzione è considerata abbandonata.

Se a bordo c'è un equipaggio ma l'equipaggio è incompetente o troppo piccolo per manovrare, viene riconosciuta "l'assenza di misure di manovra". Allo stesso modo se il motore non è in funzione.

"Nel caso di una nave all'ancora, lo stato di abbandono può derivare dall'assenza di manutenzione regolare o dall'assenza di reazione a seguito di un disastro (volo, ciclone)", specifica il Ministero dei trasporti. in una nota tecnica a dicembre 2018.

· XNUMX€ Chi dovrebbe controllare l'abbandono di una nave?

Deve essere fatto da un agente giurato, vale a dire un agente di polizia giudiziaria, un agente che svolge missioni di controllo nel settore degli affari marittimi, ufficiali di porto e vice ufficiali di porto, ispettori della sicurezza delle navi affari marittimi. Nella nota tecnica del Ministero dei trasporti, si sottolinea che "se possibile" l'ufficiale giurato non deve "dipendere da un'autorità che ha un interesse diretto nella decadenza della proprietà o nella rimozione della nave".

· XNUMX€ Chi nota la presenza di un relitto?

Secondo il decreto del 28 dicembre 2016, "chiunque scopra un relitto è tenuto, per quanto possibile, a metterlo in sicurezza, in particolare mettendolo fuori dalla portata del mare" a meno che la manovra non rappresenti un pericolo. La persona deve anche "entro quarantotto ore dalla scoperta della dichiarazione al prefetto o al suo rappresentante".

Si specifica inoltre che "i relitti sono posti sotto la protezione e la salvaguardia del prefetto che adotta tutte le misure utili per il salvataggio e si occupa della conservazione degli oggetti salvati", salvataggio se la barca può essere salvata.

Il ritrovamento di un relitto di cui non si conosce il proprietario è oggetto, da parte del prefetto, di una pubblicità sotto forma di locandine o di inserzione sulla stampa. Il proprietario ha quindi un periodo di tre mesi, dalla data di pubblicazione o notifica della scoperta o del salvataggio del relitto, per rivendicare la sua proprietà e, se il salvataggio non è stato possibile, per dichiarare che intende farlo. Sapendo che se il relitto rappresenta un pericolo, il proprietario ha l'obbligo di procedere al recupero, rimozione, distruzione o qualsiasi altra operazione al fine di rimuovere la natura pericolosa di tale relitto.

(continuazione e fine della nostra edizione del lunedì).

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