TRASPORTI / Congestioni e mobilità: verso una trasformazione della rete stradale

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La Collectivité de Saint-Martin, sotto la guida di Alain Richardson, primo vicepresidente, prosegue il suo impegno per migliorare la mobilità sull'isola. Consapevole delle sfide legate al traffico quotidiano e agli ingorghi, ha incaricato l'azienda Transitec condurre uno studio approfondito per stabilire un piano di sviluppo urbano territoriale. Dopo sei mesi di indagini, la diagnosi è stata fatta e resta un anno per ultimare gli studi e proporre soluzioni adeguate.

 

Una diagnosi basata sull'immersione sul campo

Negli ultimi sei mesi, Transitec, rappresentata da Pauline Mancineiras, project manager, ha portato avanti una fase di immersione completa per comprendere le realtà locali. Questa immersione ha comportato indagini di conteggio delle strade in dodici punti strategici, uno studio sui parcheggi e interviste condotte ai residenti per analizzare le loro abitudini e necessità di trasporto. Questi dati hanno permesso di evidenziare alcune importanti scoperte.

Dal punto di vista stradale, l'impressione di saturazione della rete non deriva da una mancanza di infrastrutture, ma piuttosto da una cattiva occupazione di quelli esistenti. L'ipertensione arteriosa è dovuta principalmente a conflitti di traffico e ad un mancanza di fluidità nei centri nervosi. Il parcheggio, da parte sua, è un problema importante, soprattutto a Grand-Case e Marigot, dove occupa spazi pubblici che potrebbero essere riassegnati a pedoni e ciclisti.

 

Verso soluzioni adeguate e sostenibili

Alla luce di queste conclusioni, la Comunità sta privilegiando soluzioni alternative alla semplice costruzione di nuove strade. L'obiettivo è quello di ottimizzare le infrastrutture esistenti sviluppando rotatorie, spianando le strade e mobilitando la polizia territoriale nelle ore di punta. Inoltre, la riflessione sulla trasporto marittimo si impegna inoltre a esplorare altre modalità di viaggio che integrino il trasporto terrestre.

Lo studio sottolinea anche la necessità di migliorare e regolamentare il trasporto pubblico. Oggi, il sistema di trasporto informale, chiamato " zingaro ", è emerso per affrontare le carenze della rete pubblica. La sfida è integrare meglio queste pratiche nella strategia di mobilità complessiva, sviluppando al contempo un'offerta strutturata e accessibile.

 

Un cambiamento necessario nelle abitudini

Tra gli ambiti di riflessione, la mobilità attiva, che comprende camminare e andare in bicicletta, è una priorità. Lo studio dimostra che esiste già una forte presenza pedonale, in particolare tra Grand-Case e Marigot, ma le infrastrutture sono insufficienti. È necessario rendere i marciapiedi più sicuri e più verdi, migliorare i collegamenti tra quartieri e scuole e incoraggiare i residenti a riappropriarsi degli spazi pubblici.

Infine, a cambiamento di comportamento è essenziale. La pratica di guidare da soli, in cui ognuno preferisce usare il proprio veicolo, deve essere messa in discussione. IL carpooling, un maggiore utilizzo dei trasporti pubblici e una migliore gestione dei viaggi d'affari sono tutte strade da esplorare per ridurre l'impronta di carbonio e migliorare l'ambiente in cui viviamo.

I prossimi dodici mesi saranno dedicati all'esplorazione approfondita di queste strade, in consultazione con gli attori locali, per co-costruire un piano di mobilità adattato alle esigenze e ai vincoli di Saint-Martin. L'obiettivo è chiaro: offrire soluzioni sostenibili per un territorio più fluido e piacevole da vivere. _Vx

 

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2 commenti

  1. Canale JC 3 aprile 2025 alle 08:27 Rispondi

    Far rispettare le fermate degli autobus; si fermano ovunque su richiesta del cliente (rotonda di autorizzazione, ingresso della colombaia, collina di Rambaud, ecc.)
    Stabilire orari di circolazione (dalle 19:6 alle 30:XNUMX) per convogli eccezionali, navi portacontainer e grandi vettori, ad eccezione dei veicoli per il trasporto di cemento e altri veicoli utilitari
    Per metà dell'isola, orari speciali per il ritorno a scuola, ecc. ecc. e altri fuori sincrono con l'altra metà dell'isola a 30 minuti di distanza
    Auto a noleggio nel parcheggio di Galysbay e non in riva al mare
    E ci sono tante altre soluzioni e soprattutto non esitate a fare multe anche se si tratta di vostro cugino o di altri

  2. Chantal Charmy Cheriaux 4 aprile 2025 alle 04:58 Rispondi

    Installare delle navette affinché i commercianti di Marigot possano parcheggiare nel parcheggio di Galisbay per la giornata e tornarvi in ​​sicurezza la sera.

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