Orient Bay - C'è molta leggerezza nello spettacolo di danza sviluppato da Peggy Oulerich, ma anche molta sostanza. I ballerini seguono la trama lanciata dal nostro coreografo con forza, entusiasmo e passione, seducendo il pubblico con tanta bellezza.
È la danza della vita, un intreccio di corpi che si legano, si dipanano, si toccano, si allontanano, si sollevano e si ritrovano, con rinnovato vigore.
I ballerini sono teneri e gli adolescenti vestiti di bianco sono delicati. Ci parlano, con la voce potente di Peggy in sottofondo, di un futuro femminile, non nel senso di "femminista", ma nel senso di non violenza, di equilibrio, di apertura, di infinite possibilità.
È quasi commovente vedere quanta passione Peggy porta in questo lavoro. Sentiamo l'energia, l'amore, la cura dei dettagli, la necessità di trasmettere un messaggio forte: "senza creatività, senza amore per se stessi e per gli altri, non cambieremo mai niente".
E infine, una scintilla, l'amore per la danza e per una piccola isola, "ombelico del mondo", ci offrono questo magnifico risultato che, insieme al carisma e forza di Peggy, trasforma il pubblico presente e lo porta in una dimensione “altra”, “nel suo mondo intermedio”, dove siamo tutti bambini perché siamo capaci di riscoprire questa dimensione infantile e spensierata e di dare il meglio di noi stessi.
"Ogni adulto creativo è un bambino sopravvissuto", ha concluso Peggy. Siamo tornati a casa arricchiti ...
Bella musica, bei costumi, coreografie notevoli. Complimenti ai ballerini di tutte le età che hanno dato il massimo e hanno ricevuto una bella “standing ovation”.
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