SOCIETÀ: Nata a Saint-Martin, una donna di 22 anni viene deportata in Giamaica

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Incomprensione, confusione e rabbia regnano all'interno della famiglia di Tamika McFarlane e dell'associazione AIDES. La giovane, nata e vissuta da sempre a Saint-Martin, martedì scorso è stata deportata in Giamaica.

Riuniti davanti alla prefettura la mattina del 14 marzo per cercare di bloccare la procedura, membri della famiglia di Tamika, tra cui sua madre Beverley, e rappresentanti dell'associazione AIDES denunciano un'ingiusta espulsione. Contesto: Tamika, 22 anni, è nata a Saint-Martin da madre giamaicana e padre francese. Quest'ultimo non avendo riconosciuto sua figlia, Tamika prende la nazionalità giamaicana "di default" anche se è nata sul territorio francese di Saint-Martin. Non avendo mai lasciato l'isola, educata sul versante olandese (per non averla potuta iscrivere alla parte francese) e anglofona, Tamika è stata ospitata dall'associazione AIDES, che da tre anni la sostiene nel suo percorso di regolarizzazione anni. Quando diventa maggiorenne, Tamika chiede il passaporto per ottenere il permesso di soggiorno. Gli uffici competenti della prefettura gli hanno rilasciato una ricevuta senza ulteriore seguito, nonostante i solleciti. Nel luglio 2022, Tamika riceve l'obbligo di lasciare il territorio francese (OQTF). A seguito di questo annuncio, che sconvolge la vita della giovane e della sua famiglia, viene attivata dagli AIDES una richiesta di gratuito patrocinio affinché un avvocato presenti ricorso al tribunale amministrativo nel gennaio 2023: Tamika non ha alcun legame con la Giamaica, la sua espulsione danneggerebbe in modo sproporzionato il suo futuro. Lo stesso mese, Tamika viene controllata e arrestata dalla Polizia di Frontiera (PAF). Vincent Berton, prefetto delegato delle Isole del Nord, decide di concedere a Tamika gli arresti domiciliari in attesa del parere del tribunale amministrativo. Da allora la giovane donna si recava ogni mattina al centro di detenzione per apporre la propria firma sul registro. La mattina di questo martedì 14 marzo, quando è al centro per timbrare, le viene comunicato che deve lasciare immediatamente il territorio di Saint-Martin. Viene portata all'aeroporto di Juliana per imbarcarsi sull'aereo che sta per raggiungere la Giamaica, paese di origine della madre. Con Tamika sul lato olandese dell'isola, la capacità di manovra dell'avvocato dell'associazione è limitata. Per la prefettura: “Una singola situazione non può essere oggetto di diffusione informativa al grande pubblico. Si precisa che la situazione personale di Tamika McFarlane è stata attentamente esaminata ai sensi di legge. Tuttavia, non è stato possibile dare una risposta favorevole alla sua richiesta”. Al momento della stesura di questo articolo, Tamika è ora in Giamaica. Dopo una lunga attesa ai servizi di immigrazione dove le autorità giamaicane erano scettiche sul fatto che non avesse alcun legame con il loro paese, Tamika è sfuggita all'affidamento grazie all'accoglienza di un conoscente della madre che vive lì. La sua famiglia e gli AIUTI sperano di poterla riportare rapidamente a Saint-Martin.  _Vx

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