Un uomo di 43 anni è stato condannato il 29 giugno dal tribunale di primo grado di Sint Maarten a una pena detentiva di undici anni per aver ferito a morte un individuo con un'arma da fuoco. I fatti sono avvenuti l'8 maggio 2021 nella parte olandese.
L'imputato e la vittima si incontrano su Trumpet Shell Road alla guida della propria auto. L'imputato spiega che la vittima ha bloccato il suo veicolo e gli ha lanciato pietre. Per difendersi ha usato la sua arma da fuoco. L'esame del veicolo della vittima ha rivelato cinque fori di proiettile. Un proiettile si è conficcato anche nel corpo della vittima morta per queste ferite all'ospedale di Philipsburg.
All'udienza, i dibattiti si sono incentrati sulla natura volontaria o meno dell'omicidio. L'imputato giustifica il possesso di un'arma da fuoco nel suo veicolo con la presenza di una cospicua somma di denaro, somma che è stata trovata dai carabinieri. Ribadisce inoltre di non aver tentato di sparare alla vittima ma al veicolo. Il tribunale non accetta la natura volontaria dell'omicidio.
Se invece il giudice riconosce il diritto di aver voluto difendersi dai sassi lanciati dalla vittima, denuncia l'uso di un'arma da fuoco, risposta sproporzionata.
Dopo aver deliberato, il tribunale ha pronunciato una condanna a undici anni di reclusione, una pena di sei anni in meno rispetto a quella richiesta dall'accusa.
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