NAVIGAZIONE: Arrivo mitico per il marinaio Guirec Soudée 

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Guirec Soudée è finalmente riuscito a remare nel Nord Atlantico dopo 107 giorni, da solo e senza assistenza. 

Giovedì 30 settembre ha attraversato la linea meridiana di Créach al largo dell'isola di Ouessant alle 10:49. La sua eroica performance si è conclusa venerdì scorso sul pontile Eric Tabarly a Brest a fine mattinata. Il navigatore è stato accolto da una folla che sognava di vederlo mettere piede sul suolo bretone, sano e salvo. L'impresa di Guirec passerà alla storia: remare più di 5 chilometri con la sola forza delle armi, privati ​​delle informazioni meteorologiche, dei mezzi di comunicazione e con le razioni energetiche che vanno sempre più diminuendo. La mattina del 000 ottobre l'emozione del navigatore di Plougrescant è stata tanto palpabile quanto comunicativa, la sua traversata è quasi un miracolo per chi ha seguito il suo viaggio negli ultimi tre mesi. Guirec avrà vissuto un'avventura umana che segna una vita, e anche tutte le persone che lo seguono. Il 2 luglio, a soli 15 giorni dalla sua partenza, Guirec Soudée si è trovato coinvolto in una tempesta tropicale, la sua barca si è ribaltata, cosa che lo ha messo in difficoltà fin dall'inizio.Il navigatore racconta di aver passato lunghe ore a cercare di raddrizzare la sua barca, ma mai successo. “Eravamo proprio all'inizio della tempesta, e poi mi sono voltato, non ho visto arrivare nulla. E lì ho visto l'acqua entrare, le mie cose sparpagliate. Non riuscivo a chiudere l'oblò, l'acqua saliva, non avevo più aria, e lì aprii l'oblò principale in modo che tutta l'acqua entrasse nella barca. Sono stato in grado di nuotare, sono uscito. Lo scafo era capovolto e non si muoveva, era troppo pesante. Mi sono detto olala, come farò? ". Ma il bretone è tenace e la barca ha ripreso il suo posto iniziale. I mesi di luglio, agosto e settembre 2021 saranno stati duri per Guirec, gli elementi marini si sono scatenati senza sosta per lui e la sua barca, un monotipo oceanico lungo 8 metri e largo 1,6 metri. Senza dimenticare l'assenza di mezzi di comunicazione e navigazione per diversi periodi, a volte lunghi, lasciando in silenzio e in ansia la squadra, i parenti ei “tifosi” del navigatore. È senza contare sulla grande solidarietà di diverse barche che hanno incrociato il suo cammino che Guirec Soudée ha potuto contattare la sua squadra e prepararsi al meglio per la fine della sua traversata. Fino all'ultimo momento di questa incredibile avventura, il navigatore ha mostrato una determinazione e una forza mentale che ispirano solo rispetto. Le sue passate esperienze lo avevano già reso un grande navigatore, quest'ultimo viaggio non fa che confermare questo stato di cose. Ben fatto, Guirec! _Vx

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