Il 28 novembre l’Australia ha adottato una legge che vieta i social media ai minori di 16 anni. Senza precedenti, questa legge sembra avere molti seguaci.
Angie (infermiera): Penso che sia una buona cosa, voterei a favore di questa legge se ci venisse proposta negli Stati Uniti. Ho tre figli, hanno 11, 13 e 15 anni e spesso mi parlano di ciò che vedono o si scambiano sui loro account Instagram e Tik Tok. Non sono mai stati feriti in alcun modo dai social media, ma penso che non faccia loro molto bene. Quando si siedono e scorrono le pagine dei social media, vedo che finiscono per diventare insensibili davanti allo schermo. Preferirei che stessero fuori a giocare e incontrare gente, sarebbe più arricchente.
Makiba (giornalista): Direi che i social media sono sia positivi che negativi. Questo può offendere gli utenti ma può anche essere molto utile quotidianamente. Grazie a Tik Tok ad esempio, che secondo me è il nuovo Google, abbiamo accesso a video informativi ed esplicativi su migliaia di argomenti. Se hai una domanda, qualunque essa sia, puoi ottenere facilmente e velocemente una risposta precisa sui social network. Quindi le reti possono educare e trasmettere conoscenza, ma d’altro canto i bambini spesso si ritrovano a vedere cose che non dovrebbero vedere o sentire.
Guglielmo (calzolaio): Sono d'accordo, i giovani sotto i 16 anni non dovrebbero usare i social network. Molti giovani cambiano personalità o lasciano le loro case perché perseguitati sui social media. L'autostima di molte ragazze viene distrutta, altre commettono l'irreparabile uccidendosi. Devi essere forte e maturo per poter utilizzare i social network senza rischi. A volte questo non basta nemmeno quando vediamo che un gran numero di celebrità, di età superiore ai 30 anni, parlano apertamente della loro sofferenza psicologica legata ai social network. Possiamo quindi facilmente immaginare il pericolo che i social network rappresentano per gli adolescenti.
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