La coppia aveva attirato l'attenzione degli agenti della Prefettura per l'immigrazione. La donna, MDC, all'epoca aveva 25 anni, era nata a Cuba e condivideva la sua vita con un Saint-Martinois di 34 anni più anziano di lei, LD. Insieme hanno avuto un figlio ed è in questa veste, in quanto madre di un bambino nato in Francia da padre francese, che la giovane chiede un permesso di soggiorno nel 2019.
I funzionari dell'immigrazione nutrono dubbi sull'autenticità del certificato di soggiorno comunitario. Una denuncia è poi presentata dal prefetto alla Procura della Repubblica. È stata aperta un'indagine a seguito della quale sono stati perseguiti MDC e LD, lei per aver ottenuto fraudolentemente un atto amministrativo, aver redatto e utilizzato un certificato impreciso al fine di ottenere un permesso di soggiorno. Lui per l'istituzione del detto certificato. Sono comparsi giovedì mattina davanti al tribunale locale di Saint-Martin.
Sul banco dei testimoni hanno spiegato che erano una vera coppia e hanno affermato che al momento della nascita del bambino non vivevano insieme ma stavano insieme.
Ciò che aveva messo in dubbio gli inquirenti era la differenza di età della coppia, che LD aveva riconosciuto il bambino una settimana dopo la sua nascita e che era già padre di otto figli con madri diverse, alcune delle quali straniere. “Sebbene il fascicolo sia voluminoso, non c'è nulla nel procedimento che consenta di caratterizzare i fatti asseriti”, ha dichiarato il tribunale che, pochi minuti prima, aveva convenuto che “la convivenza non è una condizione della comunità di vita.
Dopo aver deliberato, il tribunale ha rilasciato i due imputati che hanno lasciato l'aula mano nella mano. (Soualigapost.com)
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