Lunedì 9 dicembre, i canti dei cori di bambini hanno risuonato tra le mura del Collège du Mont des Accords. “Libertà, uguaglianza, fraternità, laicità” erano sulla bocca di tutti in questa giornata nazionale della laicità.
Sul palco della sala polivalente gli studenti della CM2 cantano la Marsigliese, una bandiera francese in miniatura che tengono in mano. Sono le 9 del mattino e inizia la giornata di festa. Davanti a loro sono riuniti i genitori degli studenti, il personale docente e i diversi presidi delle scuole dell'isola accompagnati dal vicerettore, Harry Christophe e dal sottoprefetto di Saint-Martin e Saint-Barthélemy, Marie-Hildegarde Chauveau. Una serie di interventi su religione, differenze etniche e uguaglianza di genere, presentati da coppie di studenti misti, hanno animato l'aula per tutta la mattinata. Davanti ad un pubblico attento, Harry Christophe ha ricordato i fondamenti della laicità della scuola basata sul diritto di credere o di non credere: “È un principio di libertà individuale che deve essere garantito a tutti, all'interno della scuola”.
Per Marie-Hildegarde Chauveau questo principio rappresenta “il 4° pilastro dell’edificazione repubblicana accanto alla libertà, all’uguaglianza e alla fraternità. Quattro valori che permettono alla Repubblica di resistere”. Promulgata il 9 dicembre di 119 anni fa, la grande legge della laicità continua a unire, ogni anno, giovani e anziani attorno a valori umanisti e universali. _LM
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