Sciopero alla Com: agenti denunciano "clientelismo e segregazione"

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Avviato da un problema di locali per la polizia territoriale, il malcontento si è esteso agli agenti del COM, accompagnati da UNI.T 978.

L'ala dell'Hôtel de la Collectivité, distrutta da Irma, era assegnata dal 1986 alla polizia territoriale. Dal passaggio del ciclone, e in attesa della ricostruzione dei suoi uffici, è stato ospitato nei pressi della scuola Nina Duverly, accanto al CTOS. Una stanza ritenuta insalubre dagli agenti a causa dei "forti odori di fognatura" e nella quale hanno pochissime attrezzature.

Una volta completato il restauro, la polizia territoriale ha scoperto con sorpresa che l'ala in questione era stata finalmente assegnata al direttore generale dei servizi del COM, Christiane Ayache, e alla sua squadra. Fu l'ultima goccia che fece traboccare il vaso. "Avevamo già da tempo in preparazione uno sciopero", spiega Albert Blake, segretario generale del sindacato UNI.T 978 all'origine del movimento di protesta in crescita da fine giugno.

Arrabbiati, gli agenti del COM hanno iniziato affiggendo manifesti sulla scrivania del DGS, sui quali scrivevano: “STOP al clientelismo e alla segregazione”. Rimproverano a Christiane Ayache di aver reclutato "solo metropolitane, che provengono principalmente dalla prefettura, che non si mescolano con altri agenti" e che considerano incompetenti. Hanno anche l'impressione di una gestione a due velocità. Protestano contro "le condizioni di lavoro deplorevoli dal 2017 degli agenti della polizia territoriale" e i vantaggi delle nuove leve nella squadra del DGS. A seguito del rifiuto, il presidente del COM concede loro finalmente il diritto di tornare nei loro locali nell'ala restaurata. Ma quando le chiavi sono state finalmente consegnate loro il 30 giugno, hanno scoperto che i locali erano completamente vuoti. Quello che interpretano come una mancanza di rispetto nei loro confronti. Decidono quindi di presentare un avviso di sciopero il 2 luglio, che entrerà in vigore il 5, in cui elencano 30 richieste. Il punto numero 1 è inequivocabilmente “la partenza URGENTE del DGS e della sua squadra”.

Il presidente della COM ha risposto via mail a parte delle loro richieste ma gli scioperanti considerano le risposte approssimative. Daniel Gibbs ha ricevuto più volte una delegazione, ma la presenza del DGS a questi incontri ha scoraggiato gli scioperanti che dal 12 luglio bloccano l'ingresso alla COM.

In un comunicato datato 13 luglio, il presidente della Com spiega di aver ricevuto una delega "al fine di fornire risposte alle legittime preoccupazioni dei dipendenti per le quali il presidente e la direzione generale dei servizi intendevano dare risposte concrete". Ha anche affermato: "la direttrice generale, le sue direzioni, i capi dei servizi e gli agenti costituiscono una squadra completamente integrata di persone investite in ogni momento, per Saint-Martin". E' per lui "fuori questione che il dibattito possa ridursi a problemi di persone". 

Giovedì 15 luglio gli scioperanti stavano ancora bloccando l'ingresso al COM e il consiglio territoriale previsto per le 9 doveva essere deportato in altro luogo. 

(Maggiori dettagli su www.soualigapost.com)

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