Un pubblico numeroso ed entusiasta ha vibrato domenica sera in occasione della 2a edizione del Festival Jazz di Saint-Martin con la presenza d'eccezione di Mario Canonge accompagnato dai suoi talentuosi musicisti e del gruppo "Jazz-Funk Ensemble" di Paul Emmanuel previsto per la prima parte della serata.
Lo scorso fine settimana, Saint-Martin ha vissuto il suo festival jazz magistralmente organizzato dall'associazione “La Bonne Note” di Serge Weinum. Situato presso il chiosco del mercato Front de Mer, il palco ha accolto per la prima volta il gruppo di Paul Emmanuel con lui stesso al basso, Ali Emmanuel al sassofono, Didier Bride al piano, Fred York alla batteria e i due cantanti Lavaune Henry e Evan Amato, di soli 14 anni. Il pubblico, già numeroso, con la presenza del presidente della COM, Louis Mussington, del primo vicepresidente, Alain Richardson e della presidente dell'Ufficio del Turismo, Valérie Damaseau, è stato conquistato dall'esibizione XXL di questi eccezionali musicisti.
Mario Canonge, un riferimento jazzistico essenziale
La magica serata è proseguita con l'attesissima presenza sul palco di Mario Canonge al pianoforte, Arnaud Dolmen alla batteria e Michel Alibo al contrabbasso. Insieme, hanno presentato dal vivo il loro ultimo album, “Mario Canonge Trio”, un progetto audace che mescola abilmente jazz e influenze delle Antille.
I musicisti hanno offerto una performance ricca di improvvisazione, immergendo gli spettatori in ritmi solari e inebrianti, tipici del loro stile unico. Mario Canonge, riconosciuto come uno dei più importanti pianisti jazz francesi contemporanei sin dall'inizio della sua carriera 40 anni fa, incorpora elementi di zouk e beguine nelle sue composizioni, creando una fusione innovativa che unisce la complessità del jazz e melodie orecchiabili. Accompagnato dal suo fedele compagno Michel Alibo al contrabbasso e da Arnaud Dolmen, il batterista più importante e ricercato della scena francese, il trio ha dimostrato una rara complicità, dove ogni silenzio porta con sé un significato. Questa performance non solo ha messo in mostra le loro capacità tecniche, ma ha anche immerso il pubblico in una ricca esperienza sonora, celebrando l'essenza del jazz caraibico. Che spettacolo, complimenti signori! _AF
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