L'incidente mortale che ha coinvolto uno squalo tigre e un nuotatore a Orient Bay lo scorso dicembre ha ricevuto l'attenzione dei media internazionali. Anche se questo tipo di incidente è estremamente raro - gli esperti hanno indicato che in media cinque di questi incidenti si verificano ogni anno in tutto il mondo - ha avuto un impatto sul nostro comportamento. "Può avere conseguenze catastrofiche sull'attività turistica, con un notevole impatto economico", stima anche la prefettura.

Per questo, con il COM, intende avviare un “progetto di gestione del rischio squalo” volto a mettere in sicurezza l'economia turistica dell'isola. Si tratta di acquisire nuovi dati scientifici sugli squali tigre per prevenire al meglio il rischio di incidenti e definire un piano di comunicazione con il grande pubblico e i turisti.

"Sebbene la popolazione di Saint-Martin sia a conoscenza dell'esistenza di squali potenzialmente pericolosi nelle acque, rimane comunque una certa ignoranza del loro comportamento, delle loro abitudini e dei comportamenti da adottare", affermano i servizi dello Stato. "La mancanza di studi scientifici approfonditi sugli squali che popolano le acque di Saint-Martin non consente, ad oggi, di orientare efficacemente una risposta dei servizi statali per far fronte a questo particolare rischio", ammettono.

La raccolta di informazioni e dati dovrebbe consentire lo sviluppo di una strategia per combattere il rischio squalo. Il progetto prevede anche la creazione di un organismo di coordinamento dei vari gruppi di lavoro e l'apertura di prospettive di sviluppo nelle Antille francesi, e più in generale a livello dei Caraibi. “Gli squali sono presenti nelle nostre acque, e più in generale in tutti i Caraibi. Ecco perché questo progetto deve poter essere esportato anche su scala più ampia, partendo prima dalle Antille francesi, poi verso tutta la regione caraibica”, indica la prefettura di Saint-Martin.

(Soualigapost.com)

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