Mercoledì scorso, il Mont des Accords College ha accolto una decina di relatori multilingue, studenti, genitori e insegnanti per celebrare la diversità linguistica e culturale di Saint-Martin.
Dalle 11:12 alle 30:XNUMX, suoni creoli, francesi, spagnoli, inglesi e pakistani risuonavano nella sala polivalente del college.
In questa terza giornata del Festival delle lingue, delle arti e delle culture (FLAC), Ange-Marie Venthou-Dumaine, bibliotecaria della scuola, ha guidato un incontro arricchente e caloroso sul tema "Parliamo di lingue, parliamo di culture".
Per l'occasione le classi 5°e e 4e dell'Unità educativa per studenti allofoni appena arrivati (UPE2A, un sistema che consente a coloro che non parlano francese di unirsi a una cosiddetta classe ordinaria, perfezionando nel contempo la lingua, 12 ore alla settimana) e la loro insegnante, Lucie Devouge, sono venuti per discutere con il resto degli ospiti sui vantaggi di parlare e mescolare più lingue.
Ex professore, ora presidente della Società di Storia di Saint-Martin, Serge Gumbs ha colto l'occasione per ricordare a questi studenti "che non dovrebbero vergognarsi del loro inglese di Saint-Martin e che l'unicità di ogni individuo è ciò che rende quest'isola così ricca!"
A turno, studenti, genitori e insegnanti hanno preso il microfono per parlare della propria lingua, del proprio Paese e delle sue delizie culinarie.
Furono gli aromi dei piatti in cottura a concludere l'incontro, prima di invitare l'assemblea a riunirsi per assaporare i sapori del mondo. _LM
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